Il Lavoro è un argine contro la violenza. L’indipendenza economica può contrastare la violenza di genere.

Il 22 novembre 2023, a Roma, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e la Fondazione Doppia Difesa Onlus, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (istituita ogni anno il 25 novembre) hanno siglato il Protocollo d’Intesa volto ad avviare progetti di politiche attive al fine di agevolare l’occupazione delle donne vittime di violenza.

È quanto emerso dal Comunicato stampa dei CDL, secondo cui l’obiettivo dell’intesa è quello di informare, individuare, formare, collocare e/o ricollocare le donne vittime di violenza per dare loro opportunità lavorative, nella consapevolezza che il lavoro è un argine contro la violenza. L’indipendenza economica può, infatti, consentire alle donne di non ritrovarsi ostaggio di mariti e compagni e/o di sottrarsi con meno fatica alle situazioni di violenza.

Alcuni dati:

Secondo l’Istat, nel 2022 in quasi il 90% dei casi l’autore della violenza è stato un soggetto con cui la vittima aveva, o aveva avuto, una relazione sentimentale o al quale era legata da uno stretto rapporto di parentela. Nel 55% dei casi gli autori sono stati mariti, conviventi o attuali partner.

C’è una costante, però, nei casi: molte donne vittime di violenza non hanno materialmente i mezzi per vivere fuori dalle mura domestiche. L’impossibilità di allontanarsi da quella casa/luogo di violenza dipende anche dalla totale mancanza di mezzi economici.

Secondo il Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes/Istat), riferito al 2022, il tasso di occupazione femminile è molto lontano dalla media europea, e così basso, che quasi la metà delle donne sono escluse dall’indipendenza economica.

Dal 1° gennaio 2024 entrerà in vigore l’Assegno di Inclusione: uno strumento, un aiuto, per favorire l’inclusione lavorativa delle vittime di violenza. Questo sostegno economico – introdotto dal D.L. n. 48/2023 (c.d. Decreto Lavoro), convertito in Legge n. 85/2023 – sarà erogato mensilmente per un periodo di 18 mesi, con possibilità di essere rinnovato per ulteriori 12 mesi.

Tra i destinatari dell’Assegno ci sono:

    • I nuclei familiari che abbiano almeno un componente in condizione di svantaggio e inserito in percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, con presa in carico da parte di centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni o dai servizi sociali. La vittima costituisce un nucleo familiare a parte, anche ai fini ISEE, e questo le consente di accedere in modo autonomo alla misura e di essere più tutelata.


Una maggior inclusione delle donne nel mondo del lavoro costituisce il presupposto fondante per dar vita a un sistema sociale realmente giusto ed equo. Come Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, insieme a Doppia Difesa, ci spenderemo per la realizzazione di progetti di politiche attive diretti all’occupabilità delle donne vittime di violenza” – Rosario De Luca, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.

Con la firma di questo Protocollo di Intesa, le Parti aggiungono un altro tassello nella lotta alla violenza di genere.


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